Qualità, coerenza e correttezza: il miglior biglietto da visita

Con il senno del poi vi spieghiamo perché fino a qualche giorno fa non ci eravamo ancora pronunciati sul bonus 110%. Vuole essere uno spunto di riflessione su errati comportamenti e sulla tendenza ad apprfittare di queste opportunità facendole divenire espedienti per promesse che si basano sul “nulla cosmico”; giusto per ironizzarci su e farci anche riflettere.
Vi spieghiamo il nostro punto di vista.
In questi ultimi mesi era stato l’argomento di attualità più discusso: il bonus 110%. L’incentivo promosso dallo Stato che avrebbe permesso di realizzare ristrutturazioni e interventi sui propri immobili, atto a migliorare di almeno due classi energetiche gli edifici per i quali se ne sarebbe fatta richiesta.
Un decreto che, a prescindere dal settore di competenza, non si può che accogliere favorevolmente. L’obiettivo ultimo del super-incentivo difatti avrà come scopo quello di incidere in maniera profonda e consistente sull’impatto energetico degli edfici, riducendo così i consumi e le emissioni già nel medio periodo.
Andando a ritroso, all’indomani dall’uscita della bozza del decreto per i comparti interessati dall’incentivo è iniziata la corsa all’acquisizione di potenziali acquirenti, da parte di chi – sbandierando soluzioni immediate, dettagli sul decreto, inizio dei lavori fissato a stretto giro di posta e persino richieste di acconti – aveva fatto finta di non accorgersi di un sostanziale e importante dettaglio: il bonus casa 110% è parte del Decreto Rilancio, era in quel determinato momento soltanto un DL (decreto legge), non esecutivo. Ossia, non ancora approvato dal Parlamento e trasformato di conseguenza in decreto attuativo; quindi per rendere maggiore la comprensione sintetizziamo dicendo che mancavano tutti i presupposti che lo rendessero ufficialmente operativo.
L’iter parlamentare era ancora in corso e nessun dettaglio era ancora certo, ciononostante in tanti lo davano per scontato e ritenevano fosse giusto già in quelle settimane propinare soluzioni, richiedere quindi acconti e quant’altro, avanzando quelle pretese come se l’iter lavorativo potesse essere già avviato, partendo appunto da procedure e direttive statali di fatto inesistenti.
Il motivo per cui la Porteck ha rallentato, distinguendosi, e non si è mai esposta commercialmente su questo fronte, è proprio per quella mancanza di prerogative o semplicemente perché pensiamo che trasparenza e correttezza alla fine paghino, e siano alla base della nostra etica lavorativa, di quel rapporto privilegiato che amiamo avere con i nostri interlocutori e che diventeranno, speriamo, nostri clienti di “fiducia” un domani.
Per cui una sola domanda ci nasce spontanea: come avremmo potuto dare informazioni dettagliate e avviare dei lavori se non esistevano ancora linee guida ufficiali da parte del nostro Governo?
A cui rispondiamo in maniera inequivocabile: non potevamo!
Oggi, dopo l’approvazione della Legge alla Camera (10 Luglio 2020) e l’approvazione al Senato prevista per il 24 luglio 2020, possiamo e siamo in pole position per studiare con voi ogni dettaglio previsto dall’incentivo. Stiamo già predisponendo una sezione dedicata del nostro sito interamente dedicata al Bonus 100%, rispondendo come sempre alle vostre esigenze e mettendo a disposizione tutte le nostre competenze.
Un consiglio che possiamo dare alla luce di quanto insegna tutto questo: diffidate da chi vi promette la Luna e date fiducia a chi sa essere coerente, trasparente, professionale.
Per noi, che abbiamo effettuato scelte Green e di sostenibilità già in “tempi non sospetti” acquisendo il marchio Posa Qualità e la certificazione EQF4 come posatori qualificati di infissi, questo Bonus Casa 110% si presenta come una certificazione alla correttezza. Il miglior biglietto da visita, insomma. La nostra passione e la nostra professionalità ci hanno imposto di attendere comunicazioni ufficiali. Oggi siamo felici di occuparci dell’incentivo e delle favorevoli opportunità che esso comporta.