Superbonus o Riqualificazione? La risposta è una “sana” Consulenza Energetica
La “Battaglia” estenuante di circolari, proroghe e norme continuano a creare confusione ed incertezza nel mondo dell’edilizia, che grazie agli incentivi statali, ha fatto ripartire un settore economico che per molti anni è stato in stallo.
Come continueranno i Bonus per i prossimi anni e quale deve essere la scelta giusta da compiere per realizzare l’enorme progetto di Riqualificazione Energetica in Italia?
Molti sono i quesiti, che per primi i tecnici e le imprese hanno dovuto affrontare, in questi ultimi 3 anni, per le alternanze legislative, spesso accavallate fra di loro, che hanno sviluppato una incertezza su uno strumento, nato nel 2012 con delle precise norme.
In questi giorni molti sono le ipotesi di cambio legislativo per quanto concerne le cessioni del credito. Una corsa che potrebbe costare soprattutto a un buon svolgimento del lavoro da eseguire nei termini del tanto “agoniato” risparmio energetico.
La notizia sul blocco delle cessioni del 16 febbraio, sta causando molte sofferenze alle imprese, che secondo la notizia di oggi sarà sostituita con la Norma <<salva infissi>> e <<salva caldaie>> che permetterebbe ai lavori in edilizia libera (installazione dei telai delle finestre, delle caldaie e delle pompe di calore) di avvalersi ancora della cessione dei crediti e dello sconto in fattura nell’ambito del Superbonus e dei bonus edilizi in generale. La Commissione Finanze della Camera, riunita il 23 marzo, per votare il primo pacchetto di emendamenti alla legge di conversione del decreto cessioni, ha infatti approvato la proposta di modifica che ripristina cessione e sconto in fattura, ma attenzione: solo per i lavori avviati prima del blocco imposto dal Dl.
Lo sblocco però non riporta la normativa allo stato precedente. Accantonato il modello che aggancia la cessione del credito al solo avvio dei lavori, ora basterà la data del pagamento dell’acconto: se questo è stato fatto entro il 16 febbraio, data dopo la quale è stato deciso lo stop alla cessioni, si potrà continuare a cedere il credito maturato e a richiedere alla ditta lo sconto in fattura. Se non si ha un bonifico, niente paura: basta dimostrare l’esistenza di un accordo tra le parti attraverso un’autocertificazione («dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà»), con relativa responsabilità pensale, che confermi che il contratto tra le parti è stato stipulato prima del 16 febbraio. (tratto dal Corriere della sera)
Ma a prescindere dallo sblocco delle cessioni o sconto in fattura, che garantirebbe la possibilità di far continuare i lavori, visto le strette tempistiche delle scadenze fissate, si dovrà pur sempre garantire un buon risultato che questi lavori svolti abbiano garantito l’effettivo risparmio energetico.
La scelta dei possibili materiali e forniture, spesso dettati dalla scadenza dei decreti, non sono la prerogativa giusta per affrontare una tematica come quella del risparmio energetico, che deve essere controllata da un buon progetto impiantistico e analisi dell’involucro. La scelta sbagliata di un cappotto può compromettere lo stesso involucro nel tempo, come quello di un impianto non adeguato o addirittura di un serramento mal posato.
Il consiglio per utilizzare al meglio un Bonus specifico é partire sempre dall’analisi di cosa occorre al fabbricato e mai il contrario, attraverso una attenta consulenza energetica che miri a guardare soprattutto l’involucro, per migliorare le prestazioni e salvaguardare l’ambiente indoor, evitando sprechi di materiali se non necessari. Il miglior consiglio da dare in questi casi è quello di affidarsi a un bravo consulente energetico, che abbia una buona conoscenza delle best practice energetiche.
L’Energia non consumata è il miglior Risparmio Energetico!
Gaetano Rapisarda